La nostra associazione è stata selezionata tra quelle che riceveranno un finanziamento dalla Fondazione Carige per il progetto “Le api di Fràvega”, cpn il quale ci proponiamo di realizzare un apiario nella frazione di San Desiderio nell’alta Valle Sturla, quartiere periferico di Genova.
Qualche premessa: tutto inizia nello scorso febbraio quando la fondazione collegata alla Banca Carige (adesso confluita nella BPER) ha meritoriamente pubblicato un bando denominato “più api: oasi fiorite per la biodiversità” con la quale si impegnava ad erogare contributi a favore di progetti che valorizzassero il ruolo delle api domestiche, ricordando che a queste piccole creature va il merito di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo così circa il 35% della produzione globale di cibo, Ma le attività dell’uomo stanno mettendo sempre più a rischio la sopravvivenza di questi insetti.
Per partecipare al bando abbiamo costruito un’intesa con alcuni enti con i quali già da anni collaboriamo, più alcuni altri. Innanzitutto gli amici della fattoria didattica “Il Ciliegio” si sono dichiarati disponibili a mettere a disposizione un porzione dei loro terreni – quella che vedete nella immagine qui a fianco – per potervi inserire l’alveare. Ha aderito anche la C.A.S.T. (sigla che vuol dire Cultura, Ambiente,. Storia e Tradizione), associazione di volontari che ha sede proprio a San Desiderio. Per promuovere il valore della difesa delle api presso i giovanissimi abbiamo chiesto alla compagnia teatrale dello Zafferano (che fa parte dell’associazione Gruppo cinofilo Sansone) di ideare uno spettacolo, educativo ma divertente, che raccontasse la vita di questi insetti e l’importanza di tutelarli. La scuola primaria di San Desiderio ha anch’essa aderito al progetto, così come ha dato la sua adesione anche l’Isforcoop, un ente che si occupa di formazione professionale, dato che la salvaguardia delle api può andare di pari passo con la produzione di miele e quindi può essere occasione anche per creare lavoro.
Dopo aver messo insieme queste importanti sensibilità, mancava solo un titolo da dare al progetto. E lo abbiamo trovato ricordando che nei primi secoli dell’era cristiana quella località era conosciuta come Fàvrega, nome che deriva dal latino fabrica. Poi una tradizione storica e religiosa vuole che un umile contadino abitante in quel borgo, che si chiamava Desiderio (diventato poi Didier in francese) ,diventasse vescovo a Langres, città del nord della Francia. E così abbiamo recuperato quelle antiche vicende e le “nostre” api diventeranno appunto “le api di Fràvega”.
Il progetto durerà circa 6 mesi e si concluderà alla fine di settembre del 2025. Abbiamo anche previsto di realizzare in quel periodo una “festa delle api” aperta alla cittadinanza. Ma ci sarà tempo per dare tutti gli aggiornamenti delle varie attività legate a questa iniziativa che pubblicheremo puntualmente su questo sito.
Per adesso ci sembrava utile dare la buona notizia dell’avvio di questa attività, cogliendo l’occasione di ringraziare la Fondazione Carige per la sensibilità dimostrata nell’aver pensato a questa tematica ed aver stanziato in fondi necessari per la sua realizzazione.